Al centro della vetrina, rinvenuto sul banco di vendita della bottega 11 dell’Insula Orientalis II di Ercolano, è un tipo di contenitore in terracotta (1 – urceus), molto diffuso in area vesuviana; originariamente dotato di coperchio, era destinato alla conservazione di salse o frutta. All’interno di questo urceo sono stati trovati semi di diverse specie di legumi. Il nucleo principale è costituito da semi di veccia comune (Vicia sativa) e di vecciola (Vicia ervilia), mescolati a lenticchie (Lens culinaris) e piselli (Pisum sativum).
La veccia e la vecciola sono legumi meno comuni nei ritrovamenti dell’area vesuviana rispetto ad altri più diffusi come il favino e la lenticchia.
I cesti (2) e i panieri (3) in vimini, realizzati con corde intrecciate e cucite, erano utilizzati per il trasporto e la conservazione di frutta e derrate alimentari, come testimoniato da numerosi affreschi rinvenuti a Ercolano e a Pompei.
Sulla destra è esposta una stadera a casseruola (4) in bronzo proveniente dalla Casa dei Due Atri, strumento di precisione utilizzato per pesare con accuratezza. Il manico, finemente lavorato, riporta i valori ponderali incisi su entrambi i lati di una fessura allungata, all’interno della quale scorreva un gancio con una catenella e un peso.