In seguito all’eruzione del 79 d.C., Ercolano venne colpita da una serie di nubi ardenti (surges) con una temperatura di oltre 400° e una velocità di circa 10/20 metri al secondo, provocando, negli esseri viventi, la morte istantanea per shock termico e, nel caso delle sostanze organiche, la carbonizzazione.
Questo fenomeno ha determinato la conservazione di tutta una tipologia di materiali che solo in casi eccezionali ci sono stati trasmessi dal mondo antico. Ad esempio, il legno. A Ercolano sono stati rinvenuti mobili, sculture, strumenti di lavoro, come una pressa, porte, scale, architravi e tramezzi, piccole imbarcazioni, tra le quali una scoperta durante lo scavo dell’antica spiaggia. E poi i generi alimentari, molte varietà di semi, cereali e frutti. Ancora, tessuti e cordami.