Il Parco Archeologico di Ercolano rappresenta un fulcro culturale e turistico di grande rilevanza, non solo grazie alla straordinaria conservazione dei resti dell’antica città romana, ma anche per il suo ruolo dinamico nello sviluppo socio-economico del territorio.
Attraverso iniziative culturali, eventi e collaborazioni con istituzioni locali e internazionali, il Parco attrae migliaia di visitatori ogni anno, contribuendo significativamente all’economia locale, Inoltre, i progetti di valorizzazione e restauro, spesso finanziati da fondi europei e nazionali, creano opportunità di lavoro e promuovono la formazione professionale nel settore dei beni culturali.
Uno degli obiettivi principali dell’Istituto è il rafforzamento del legame con la città moderna con i suoi abitanti. Infatti, il Parco, anche in collaborazione con il Packard Humanities Institute, promuove, in sinergia con enti del terzo settore e altre istituzioni culturali del territorio, iniziative di coinvolgimento della comunità locale e progetti di riqualificazione urbana e di animazione degli spazi pubblici.
Tutto questo rende il Parco Archeologico di Ercolano non solo un luogo di memoria storica, ma anche un motore di crescita e innovazione per la comunità circostante.
L’approvazione, nel 2023, della Buffer zone (zona cuscinetto) del Sito UNESCO 829 “Aree Archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata”, che comprende anche parte del territorio dei vicini Comuni di Portici, Torre del Greco e Torre Annunziata, consentirà di proseguire in modo ancor più incisivo nell’azione avviata tra istituzioni, enti e amministrazioni locali, finalizzata a promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio, nel pieno rispetto dell’Eccezionale Valore Universale (OUV) del sito.
Ercolano antica non è quindi un’isola nel mare del tempo passato e remoto, ma parte di un paesaggio vivente con molti strati di storia, cultura, vite e personalità umane, con il quale il Parco interagisce costantemente.