Questo raffinato quadretto, oggi conservato presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, raffigura una scena di banchetto in cui i protagonisti sono un giovane uomo, semidisteso su un letto triclinare, nell’atto di sollevare un corno potorio (recipiente per bere a forma di corno di bue) da cui zampilla del vino, simbolo di convivialità e piacere. Accanto a lui, una figura femminile, con ogni probabilità una escort (etera), siede con grazia, avvolta in un pesante panneggio che le copre le gambe, mentre un velo le sfiora le spalle e le braccia, accentuandone la sensualità. A lei si rivolge un’ancella, raffigurata nell’atto di porgerle uno scrigno, forse contenente gioielli o profumi. In primo piano domina la scena un tavolino treppiedi, probabilmente in legno, impreziosito da piedi a zampe leonine, chiaro esempio della raffinata artigianalità dell’epoca. Su di esso spiccano eleganti oggetti in vetro da mensa, aggiungendo ulteriore ricchezza alla composizione.