Il dolium è un grande contenitore in terracotta, con una capacità che poteva raggiungere i 700 litri, utilizzato per la conservazione di derrate alimentari come vino, olio e cereali.

Nelle città distrutte dall’eruzione del 79 d.C., è frequente trovarli murati nei banconi delle botteghe, dove servivano alla vendita e al consumo di cibi e bevande.

I dolia destinati alla conservazione del vino venivano solitamente interrati nelle celle vinarie delle fattorie dell’area vesuviana e impermeabilizzati con pece, secondo una tecnica ben documentata dagli autori antichi. Un esempio emblematico è rappresentato dai dolia interrati con coperchi rinvenuti nella cosiddetta Villa Regina di Boscoreale, nei pressi di Pompei.

Il trasporto del vino avveniva invece in anfore di vario tipo: quella qui esposta appartiene alla tipologia di anfora vinaria più diffusa nel Mediterraneo occidentale durante la prima età imperiale (seconda metà del I sec. a.C. – I sec. d.C.).