LA STORIA

Herculaneum

L’antica Herculaneum era situata su un pianoro affacciato sul mare, con due due torrenti che ne limitavano i lati est e ovest, e il monte Vesuvio alle spalle.
Secondo la tradizione mitica sarebbe stata fondata dall’eroe Ercole di ritorno dall’Iberia, mentre lo storico Strabone fa risalire la sua fondazione a varie fasi di occupazione da parte di diverse genti italiche. Ercolano si ribellò contro Roma ma fu definitivamente conquistata nell’ 89 a.C., diventando un municipio romano.

La città aveva dimensioni piuttosto modeste, con una superficie racchiusa dalle mura di circa 20 ettari, un sistema stradale basato su decumani e cardini e una popolazione stimata di circa 4000 abitanti. In età augustea, come molte altre città dell’impero, visse un felice rinnovamento edilizio, con il restauro di molti edifici pubblici, tra cui il Teatro e la Basilica di Nonio Balbo.

Un terremoto devastante nel 62 d.C. causò danni significativi e poi l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. seppellì per sempre la città. Ercolano fu riscoperta nel Settecento, con gli scavi condotti dai re Borbone tramite pozzi e cunicoli sotterranei. Nel 1828 gli scavi ripresero “a cielo aperto” e proseguirono fino al 1875. Dopo una lunga interruzione, i lavori ripresero nel 1927 con l’archeologo Amedeo Maiuri, che li ha guidati fino al 1958.
Ulteriori indagini sono state realizzate nel corso del ‘900 e agli inizi degli anni 2000, portando alla luce una ampia parte del fronte mare della città e un piccolo settore della Villa dei Papiri.